L’aveva detto fin dal suo insediamento, ci ha lavorato con quella caparbietà che i più le riconoscono e con cui sono stati costretti a venire a patti quelli che non la conoscevano e, ora che è tempi di
theMicam, la presidentessa di Assocalzaturifici, Annarita Pilotti svela i primi risultati. L’edizione numero 83 di theMicam, dal 12 al 15 febbraio, sarà la prima totalmente ‘sua’, per la quale ha preparato le basi nelle due ultime edizioni della fiera calzaturiera, a partire dalla revisione delle date, e alla quale ha voluto dare la propria impronta.
I concetti sui quali ha lavorato per l’evento fieristico di inizio anno, sono essenzialmente quattro: il restyling degli spazi espositivi; la creazione di stand riservati a designer emergenti; la messa a punto di una campagna di comunicazione che parte dalla ‘Divina Commedia’ e dalle tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, allegorie interpretate in chiave economica e di settore; la ‘chiamata alle armi’ di alcuni dei nomi che hanno reso grande la moda italiana e che hanno accettato di varcare per la prima volta le porte della fiera Rho e farsi testimonial del settore calzaturiero.
Il nuovo layout
Si presenta al taglio del nastro di theMicam con un nuovo allestimento dei padiglioni della fiera Rho destinati al Luxury (1 e 3): un layout unico nel suo genere, che è solo il primo passo verso un restyling di tutti i padiglioni fieristici, la cui impostazione è rimasta uguale a sé stessa per troppi anni.
I designer emergenti
Tanti stand, aperti, con scaffalature minimaliste messi a disposizione a prezzi accessibilissimi, di designer che portino a theMicam le loro collezioni, per la prima volta: la Pilotti prova a favorire l’affermazione di nuovi talenti creativi che portino una ventata di freschezza nel mondo delle calzature.
Inferno, Purgatorio, Paradiso
Il viaggio che ha reso celebre Dante, partito da un luogo di pene e penitenze e arrivato a toccare e vedere la beatitudine dopo aver attraversato una meno affannata fase di transizione è lo stesso che la Pilotti abbina al mondo della calzatura. Oggi è il periodo dell’Inferno, delle tribolazioni, delle sofferenze; l’anno prossimo dovrà essere quello in cui si riuscirà a dare un po’ di ossigeno al settore, per accompagnare gli imprenditori calzaturieri verso l’uscita del tunnel, verso quel Paradiso che la Pilotti vorrà lasciare in eredità a chi le succederà.
I grandi nomi del Made in Italy
Se la Pilotti riuscirà a traghettare il mondo delle calzature al di là del guado e portarlo in acque più tranquille, si vedrà. Intanto, per questo theMicam, gioca la carta di chi ce l’ha fatta ed ha chiamato i big del Made in Italy della moda nel mondo, e per i marchi che hanno accettato di rispondere a questo accorato appello, che siano Tod’s o Prada, Valentino o Ferragamo, Missoni o Trussardi o Gucci, la presidente di Assocalzaturifici ha clonato via Montenapoleone, il luogo dello shopping griffato per eccellenza nella Milano della moda.
“E’ solo uno specchietto per le allodole” commentano alcuni imprenditori; “Presenze che hanno un appeal a livello mediatico ma per i buyer cambierà poco” sentenziano altri. E’ vero, lo scetticismo è palpabile tra molti addetti ai lavori, ma la Pilotti va avanti per la sua strada. Sa che theMicam ha bisogno di una maggiore visibilità, che la calzatura ha bisogno che la comunicazione se ne occupi di più, che se ne parli, che venga veicolata l’importanza in termini di fatturato, di occupazione, di export, di pil. E perché questo avvenga occorrono testimonial convincenti. E chi meglio dei grandi nomi della moda e della calzatura nel mondo?